I semi, anche se selezionati con molta cura, possono tralignare se annualmente l’umano vigore non sceglie a mano quelli più grandi. In tal modo cade tutto fatalmente in peggio e, cadendo, torna indietro, non diversamente da chi sospinge stentatamente coi remi una barchetta contro corrente: se casualmente fa riposare le braccia, l’alveo lo rapisce precipitosamente con la corrente contraria.



martedì 25 maggio 2010


Scrivo da una brutta periferia di Roma

Il mondo è diviso in grandi gruppi di civiltà, quelle che rispettano o mostrano di rispettare i diritti umani e quelle che li violano apertamente. Ma anche all'interno del primo gruppo, al quale l'Italia si fregia di appartenere, l'ingiustizia è la regola, la scuola e la salute che dovrebbero essere dei diritti acquisiti si trasformano sempre di più in privilegi. Poche isole felici, meno abitate e meglio organizzate, si salvano ormai dalla marea di non luoghi disumanizzati, sovraffollati e cementificati.

Nessun commento:

Posta un commento